giovedì 2 luglio 2015

Trans-matrimonio annullato in Israele




L'articolo [1] punta al [2], che riferisce questa notizia: all'inizio del giugno 2015 una coppia israeliana si presenta negli uffici del Rabbinato di Gerusalemme per sposarsi; lei è incinta e lui dice di essere il padre; i due chiedono inoltre una modesta cerimonia negli uffici del rabbinato, ed il rabbinato acconsente anche a questo.

Due settimane dopo, si viene a sapere che "lui" non è un uomo cis, ma un uomo trans: nato donna, ha ottenuto la rettificazione sia chirurgica che anagrafica del sesso [a dire il vero, in Israele non è più necessaria l'operazione per il cambio dei documenti], ed a tutti gli effetti giuridici lui è un uomo.

Purtroppo, la legge ebraica ortodossa non riconosce la transizione di genere, per cui il rabbinato si è trovato a celebrare quello che considera un matrimonio tra due donne, anch'esso non consentito - e perciò il matrimonio viene dichiarato nullo.

L'articolo [3] precisa che era stato un cugino della coppia a fare la spia; che la coppia fu convocata, e che negò finché non fu minacciato un test genetico che avrebbe confermato quello che era accaduto.

Che si farà ora? Il Ministero degli Affari Religiosi ha annunciato che spenderà 45 milioni di Shekel (circa 10 milioni di Euro) per computerizzare gli uffici rabbinici, in modo che sia impossibile ripetere questa beffa.

Faccio queste considerazioni:

1. Non si imbroglia la gente così: se sai che non puoi contrarre un matrimonio ebraico ortodosso, non ci devi provare.

2. Purtroppo in Israele non c'è molta scelta: gli ebrei possono sposarsi solo attraverso un rabbino ortodosso, che non celebra matrimoni tra persone dello stesso sesso biologico - e nemmeno tra un ebreo ed un non ebreo.

3. Si può aggirare l'ostacolo recandosi all'estero e chiedendo la trascrizione del matrimonio da parte del Ministero dell'Interno, ma, se la coppia ha chiesto una modesta cerimonia negli uffici del rabbinato, voleva dire che perfino recarsi in Slovenia era per loro impossibile.

4. Ci possono essere altri ostacoli sulla strada di chi vuole sposarsi - per esempio, chi è nato da adulterio od incesto viene considerato un "mamzer = bastardo" e, pur senza sua colpa, può sposare solo altri "bastardi", oppure un convertito all'ebraismo.

5. Altro ostacolo può essere il finire nella lista nera delle adultere (non degli adulteri!) - un pettegolezzo, od un'accusa campata in aria come accade nelle case di divorzio, e ci si trova nell'impossibilità di risposarsi. E la possibilità di farci finire la propria ex-moglie diventa una potente arma di ricatto per il marito che divorzia.

6. La soluzione al problema si chiama separazione della religione dallo stato. Fosse stata implementata nel 1947, avrebbe significato che il rabbinato avrebbe allestito e gestito la propria anagrafe informatizzata a spese dei fedeli disposti a pagare, non del contribuente. E chi finisce in una lista nera, anziché far causa al rabbinato per esserne rimosso (credo che ogni anno ci siano decine di cause del genere), può prendersela con filosofia perché può sposarsi civilmente.

7. Spiace aggiungere che, anche se lo sposo se l'è andata a cercare, si è violato il suo diritto alla privacy. Uno degli scopi della transizione anagrafica è quello di far uscire la persona trans dallo spiacevole obbligo di spiegare la discrepanza tra il proprio abbigliamento ed il proprio genere anagrafico, tra il proprio ruolo sociale ed il proprio aspetto. Le persone cis non sono obbligate a dare queste spiegazioni, e la transizione anagrafica parifica a loro le trans.

8. Per questo le anagrafi civili non rivelano mai il sesso attribuito alla nascita della persona che ha transizionato - però la mancata separazione della religione dallo stato in Israele, con lo stato e la religione che determinano il genere della persona in modo diverso, vanifica questo diritto alla privacy.

9. Non è piacevole per un uomo trans sentirsi dire: "Per quanto tu abbia tribolato, per noi sei e sempre sarai una donna cis!" Se si tratta di passanti, uno può scrollare le spalle; se si tratta delle persone a cui lo stato dà il potere di scegliere se e con chi sposarsi, al dolore ed all'umiliazione non si può sfuggire.

10. La cosa più grottesca è che il contribuente si trova a pagare un ministero (quello dell'Interno) perché occulti dei dati sensibili, ed un altro (quello degli Affari Religiosi) perché li sveli. I rimedi proposti eliminerebbero la contraddizione.

Raffaele Yona Ladu
Lesbica pene-positiva

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